Pagani maglia nera per la raccolta differenziata in Campania, la consigliera Annarosa Sessa (Iv): “Maggioranza immobile”
Ancora un triste primato per la città di Pagani. Nell’edizione XXI della classifica annuale di Legambiente “Comuni Ricicloni”, il Comune si attesta ultimo in Campania per percentuale di raccolta differenziata, fermandosi al 13,65%. Fanalino di coda, dunque, per l’ennesima volta, nonostante la media regionale abbia superato da tempo la soglia del 55%.
Il dato emerge dal rapporto che esamina l’andamento della gestione dei rifiuti nel 2024 e che evidenzia, per Pagani, una delle peggiori performance dell’intera regione. Un risultato che stride fortemente con quanto registrato nel 2020, quando la raccolta differenziata in città aveva superato il 40%, segnando un trend che oggi appare completamente invertito.
Negli ultimi cinque anni di amministrazione comunale del sindaco Lello De Prisco, secondo il dossier, nessuna misura efficace sarebbe stata messa in campo per incrementare le percentuali di differenziata, mentre i costi del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani continuano a crescere. Nemmeno il recente passaggio del servizio da Sam a Econova avrebbe prodotto miglioramenti: le migliorie previste dall’offerta tecnica – punto cardine dell’aggiudicazione dell’appalto – non sarebbero state attuate nei primi mesi, nel silenzio dell’amministrazione, della macchina amministrativa e dell’intera coalizione di maggioranza.
Un quadro che, di fatto, ricade sui cittadini, costretti a fare i conti con bollette sempre più alte e con un progressivo peggioramento della qualità della vita urbana.
A commentare duramente il risultato è la consigliera comunale di opposizione Annarosa Sessa, che dichiara: «Questi numeri parlano chiaro: Pagani è ultima in Campania per raccolta differenziata. Un dato imbarazzante che certifica il fallimento delle politiche ambientali dell’amministrazione comunale di Lello De Prisco. In cinque anni non è stato messo in campo nulla per migliorare la gestione dei rifiuti, e i cittadini ne pagano quotidianamente le conseguenze».
Sessa prosegue: «Nemmeno il passaggio da Sam a Econova ha prodotto benefici. Le migliorie promesse e inserite nell’offerta tecnica non sono state realizzate, e tutto questo avviene nel silenzio totale di chi governa la città. È inaccettabile che, mentre le bollette aumentano e la qualità della vita peggiora, l’amministrazione resti immobile».
La consigliera conclude con un richiamo alla responsabilità: «È inconcepibile ritrovarsi oggi al 13,65% quando, solo cinque anni fa, Pagani superava il 40%. Invito l’amministrazione ad assumersi le proprie responsabilità e a presentare immediatamente un piano concreto, trasparente e verificabile per risollevare la città dal degrado in cui è stata trascinata».





